“Isola di Pasqua”: perché è chiamata così e cosa rappresentano quelle enormi teste in pietra.

“Isola di Pasqua”: perché è chiamata così e cosa rappresentano quelle enormi teste in pietra.

Chi di noi non ha mai avuto modo di vedere in documentari, su riviste di storia o sul web quelle mastodontiche e spettacolari statue in pietra sull’Isola di Pasqua?
E quanti di noi si son posti le domande: Perché quell’isola è chiamata proprio “Isola di Pasqua”? E cosa rappresentano quelle enormi facce piantate li nel terreno?

Jakob Roggeveen

Beh, la spiegazione del singolare nome con un po’ di concentrazione è facile da intuire: esso deriva dal fatto che il primo europeo a sbarcare sulle sue coste e sfidare gli indigeni fu Jakob Roggeveen, un navigatore olandese che raggiunse l’Isola proprio il giorno di Pasqua, il 5 aprile del 1722.

Ma cosa rappresentano quelle teste conficcate nel terreno di un’isola letteralmente sperduta?
Queste, nella lingua ufficiale dell’Isola Rapa Nui, sono chiamate “Moai” e la loro altezza parte dai 2,5 metri fino ad arrivare a quella più grande, mai completata, di 21 metri.

A scolpire queste gigantesche statue furono gli stessi abitanti stessi dell’isola all’interno delle cave di tufo basaltico del cratere del vulcano Rano Raraku, dove erano soliti lavorarli con la faccia rivolta verso l’alto, per poi staccarle e portarle fino alla costa dove centinaia di uomini avevano il compito di rifinirle. Per il trasporto, che necessitava di migliaia di persone e di pali e rulli di legno per farle rotolare, per qualcuna di queste era necessario addirittura un anno.

I “moai” sono stati scolpiti probabilmente a partire dall’anno 1000 e fino al 1500 circaed il loro significato rappresenta un augurio di benessere e prosperità a coloro che guardano ed un senso di protezione verso la terra ed i suoi abitanti, ecco perché dalla costa il loro sguardo è rivolto verso l’interno.
Molti di questi rappresenterebbero defunti antenati, personaggi di spicco della società e raffigurazioni di dei. Ai loro piedi sono state trovate delle tavolette di legno scritte in rongorongo, lingua che nessuno è ancora riuscito a decifrare.


Pubblicato il 31-03-2018 - 14:06

Tagged , , , , , , , , , Leave a Comment on “Isola di Pasqua”: perché è chiamata così e cosa rappresentano quelle enormi teste in pietra.

Condividi l'articolo sul tuo social preferito:


Manutenzione della pietra

Manutenzione della pietra

La pietra è un elemento naturale e per tanto è soggetta ad usura e deterioramento.
Può capitare che si macchi o che si leda la finitura e nel tempo può subire alterazioni.

Consigli utili per la pulizia e la manutenzione della pietra:

Una giusta ed attenta manutenzione e pulizia della pietra  fanno si che la pietra stessa subisca minori alterazione nel tempo e che anzi ne migliorano l’aspetto rendendola sempre più bella nel tempo.

  • Si consiglia di utilizzare detergenti Neutri specifici per la pietra naturale, facilmente reperibili in commercio, o il sapone di Marsiglia diluito con acqua calda.
    Non utilizzare mai detergenti acidi o contenenti anti-calcare, questi potrebbero macchiare la pietra e corroderla.
  • Per i rivestimenti si consiglia di pulire con acqua e trattare poi la superficie con prodotti a base siliconica specifici per la pietra. Nello specifico dei top di bagno o di cucina, questi possono essere precedentemente trattati con prodotti antimacchia specifici per la pietra o prodotti oleo-idrorepellente a base d’acqua mantenendo inalterato il colore e la finitura della pietra..

Pubblicato il 20-02-2018 - 18:08

Tagged , , , , , , Leave a Comment on Manutenzione della pietra

Condividi l'articolo sul tuo social preferito: