Il Cristo velato: tra arte e leggenda.

La statua del Cristo velato a Napoli tra arte e leggenda.

Nel pieno centro storico di Napoli, nella nota Cappella Sansevero, è conservata una delle opere più affascinanti e misteriose che si trovano nel capoluogo campano e in Italia: Il Cristo velato.

Qualcuno fantasticamente sostiene che il velo di marmo sul corpo del Cristo sia in realtà un velo in tessuto, trasformato in roccia grazie ad uno speciale liquido inventato dal sinistro Principe di Sansevero, illustre alchimista. La teoria che si avvicina di più alla realtà è che l’effetto così sorprendente sia tutto frutto del talentuoso scultore Giuseppe Sanmartino.

La scultura è situata al centro della cappella e cattura subito lo sguardo del visitatore per il sensazionale effetto del telo che ricopre il Cristo. Quest’ultimo sembrerebbe di tessuto tant’è che attraverso di esso si notano tutti i particolari sul volto e sul corpo di Gesù: le vene, le ferite al costato, i segni delle torture e persino le mani trapassate dai chiodi che si ritrovano ai piedi del protagonista insieme alla corona di spine. Un’opera talmente spettacolare che Antonio Canova affermò che pur di appropriarsi del Cristo velato, avrebbe rinunciato a dieci anni della sua vita.

 

Cristo Velato
Particolare del Cristo velato

 

Come accennato all’inizio intorno a questa sensazionale opera d’arte ruota una curiosa leggenda legata al velo secondo la quale, la morbidezza di questo non sia dovuta all’abilità dello scultore bensì ai poteri esoterici del principe Raimondo di Sangro, che sembrava essere in grado di solidificare tessuti ed organi mani, utilizzando un liquido di sua invenzione.


Pubblicato il 16-11-2017 - 16:13

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